La Compagnia di Santa Elisabetta o dell’Umiltà (Torino, secoli XVI-XX)
La Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura, ente strumentale della Compagnia di San Paolo persegue statutariamente la realizzazione di attività di ricerca e di alta formazione nel campo delle discipline umanistiche. Alla Fondazione sono affidate la conservazione, la gestione e la valorizzazione culturale dell’Archivio storico della Compagnia.
In questo quadro la Fondazione promuove un progetto di ricerca storica sulla Compagnia di Santa Elisabetta ovvero dell’Umiltà, un sodalizio femminile fondato a Torino nella seconda metà del XVI secolo con lo scopo di aiutare gli ammalati poveri, la cui esistenza è attestata almeno fino agli anni Venti del Novecento. Lo stretto legame con la Compagnia di San Paolo emerge da alcune ricerche pubblicate nel primo volume dell’opera storiografica La Compagnia di San Paolo 1563-2013, a cura di W. Barberis con A. Cantaluppi, Einaudi, Torino, 2013, soprattutto per la presenza tra le sue fila di mogli di confratelli della compagnia sanpaolina e benefattrici della medesima. Più in generale la Compagnia dell'Umiltà annoverava tra le iscritte esponenti del ceto medio e della nobiltà, giungendo a coinvolgere la stessa famiglia regnante come dimostrano le affiliazioni delle Infante di Savoia Margherita, Maria Apollonia e Francesca Caterina e della duchessa Cristina di Borbone nel Seicento o della regina Maria Clotilde alla fine del secolo successivo. Sotto l’egida di santa Elisabetta regina d’Ungheria - devozione diffusa tra le sovrane - le Umiliate si radunavano per la preghiera nella chiesa gesuita dei Santi Martiri, dove edificarono un altare dedicato all’Immacolata, di fronte alla Cappella di San Paolo. L’attività di aiuto agli ammalati indigenti si svolgeva presso l’Ospedale Maggiore di San Giovanni oppure attraverso le visite domiciliari.
La maggior parte dei documenti d’archivio della, o intorno alla, Compagnia dell’Umiltà è consultabile presso archivi torinesi (l’Archivio Arcivescovile, l’Archivio di Stato, l’Archivio storico della Compagnia di San Paolo, dove sarà disponibile una banca dati delle iscritte, attualmente in corso di elaborazione)
Allo scopo di realizzare un libro a più voci sulla storia di lungo periodo del sodalizio, destinato alla pubblicazione nella collana dei «Quaderni dell’Archivio Storico», la Fondazione 1563 invita studiose e studiosi di ambiti disciplinari diversi a proporre percorsi di ricerca in materia che vertano in particolare sui seguenti temi:
- storia istituzionale, organizzativa ed economica della Compagnia dell’Umiltà dalle origini cinquecentesche al Novecento;
- storia dell’assistenza: attività della confraternita nell’assistenza ospedaliera e domiciliare degli ammalati poveri;
- storia sociale: ceto sociale e rete di relazioni delle iscritte e dei benefattori, con ampliamento della riflessione sul ruolo della donna nei diversi ambiti della società;
- storia religiosa della confraternita e dei rapporti con i Gesuiti, nel contesto devozionale femminile del Piemonte sabaudo e in quello internazionale del culto dinastico di Santa Elisabetta d’Ungheria;
- storia dell’arte: il contesto storico–artistico e l’iconografia di Santa Elisabetta con particolare riferimento alla Cappella delle Umiliate presso la chiesa dei Santi Martiri di Torino
- storia della letteratura: produzione letteraria legata al culto dinastico di santa Elisabetta d’Ungheria e al tema dell’«umiltà» femminile, a partire dai panegirici di Emanuele Tesauro, in Piemonte, Italia ed Europa;
- storia sociale comparata: analisi comparativa con altre simili associazioni laicali femminili in Italia e in Europa.
Il volume sarà curato da Anna Cantaluppi e Alice Raviola, che tratteranno rispettivamente il rapporto della Compagnia delle Umiliate con la Compagnia di San Paolo e le sue istituzioni educative e le relazioni con la Corte.
Le proposte dovranno contenere: titolo e abstract della ricerca (tra le 200 e le 300 parole) e breve profilo bio-bibliografico dell’autrice/ore.
La scadenza per la presentazione delle proposte è il 15.10.2014.
Entro il 30.11.2014 saranno comunicati i progetti selezionati.
Gli autori dei progetti selezionati saranno incaricati di elaborare un saggio (60.000/90.000) caratteri, spazi e note inclusi) attenendosi alle norme editoriali della collana. È previsto un compenso lordo forfettario di € 3.000,00 lordi a saggio per cessione dei diritti d’autore e un rimborso spese documentate e autorizzate sino a € 500,00.
I saggi dovranno esser consegnati entro nove mesi dall’affidamento dell’incarico.
Saranno considerati per la pubblicazione contributi in Italiano e Inglese