nanza fu un importante ufficiale della congregazione, il citato
Gaspare Francesco Carcagni. Decurione, socio del collegio di
legge dell’Università, membro dell’Accademia degli incolti
come Tesauro, esponente di rilievo della cultura torinese – si
occupò tra l’altro del coordinamento generale del
Theatrum
Sabaudiae
12
–
doveva essere legato a Tesauro da un rapporto
abbastanza stretto; secondo Maria Luisa Doglio nutriva per lui
«
anziano e indiscusso maestro profonda riverenza e ammirata
simpatia»
13
.
Il suo nome ricorre, infatti, negli ordinati del comu-
ne quando si tratta di prendere decisioni riguardanti Tesauro. Fu
lui a proporre, il 31 dicembre 1666, la pubblicazione di tutte le
sue opere a spese della città
14
.
Il 14 gennaio 1667 il sindaco
Secondo Busca, anch’egli ufficiale paolino, affidava a Carcagni e
all’auditore Ranotto l’incarico di occuparsi di questa edizione e
della
Storia di Torino
,
comunicando all’autore le franchigie della
città e cercando i più antichi documenti
15
.
È ipotizzabile che
31
12
Theatrum Statuum Regiae Celsitudinis Sabaudiae Ducis, Pedemontii
principis, Cypri Regis
,
Amsterdam, eredi J. Blaeu, 1682, 2 voll. Cfr. L.
F
IRPO
(
a cura di),
Theatrum Sabaudiae (Teatro degli stati del Duca di
Savoia)
,
Torino, Archivio Storico della Città di Torino, 1984 e la recente
nuova edizione, arricchita dalla trascrizione del testo latino e da tradu-
zioni e apparati: R. R
OCCIA
(
a cura di),
Theatrum Sabaudiae
,
Torino,
Archivio Storico della Città di Torino, 2 voll., 2000.
13
M. L. D
OGLIO
,
Le relazioni come documento letterario
,
in F
IRPO
(
a
cura di),
Theatrum Sabaudiae
…
cit., II, p. 27, ora in R
OCCIA
(
a cura di),
Theatrum
…
cit., I, p. 69. Sulla figura del Carcagni vedi anche R
OSSO
,
Uomini e poteri
…
cit., pp. 183 sgg.
14
ASCT,
Ordinati
, 195;
cfr. C
LARETTA
,
Storia del regno
…
cit., p. 209.
15
ASCT,
Ordinati
, 196;
cfr. C
LARETTA
,
Storia del regno
…
cit., pp. 211-212.
Carcagni il 10 agosto 1669 chiese che Tesauro potesse esaminare l’archi-
vio ducale di Torino e quello di Chambéry, perché gli eredi del Pingone
non avevano restituito le carte utilizzate per la composizione dell’
Augu-
sta Taurinorum
.
Il 22 maggio 1673 egli ottenne che fosse affiancata una
persona a Tesauro per aiutarlo nella stesura della
Storia di Torino
,
e il 31
dicembre 1674, un anno prima della sua morte, notificò che egli l’aveva
informato della presenza di preziosi documenti nell’archivio vescovile e
del capitolo d’Ivrea (cfr. C
LARETTA
,
Storia del regno
…
cit., pp. 209; 241).