in Roma alcuni cittadini e curiali diece anni da poi formarono
68
all’istesso fine una simil Compagnia nel tempio della Minerva,
sotto l’istessa invocazione. Alla qual Compagnia, e a tutte l’al-
tre che sotto l’istesso titolo sarebbero instituite, papa Paolo
terzo concedé amplissime indulgenze e privileggi
69
.
Ma, sì come
noi veggiamo tutto il giorno avvenire che ancor le cose sante
con l’andar del tempo di ogni opera consumatore, o per lenta
oblivione o per soperchia famigliarità, perdono assai di venera-
zione, e tante imagini e corpi e luoghi santi che diluviavano gra-
zie dopo alcun tempo si astengono, cessando con la novità la
maraviglia, con la maraviglia la devozione, e con la devozione i
miracoli; così quella publica pietà verso l’ostia miracolosa, per
l’istessa ragione e molto più per le guerre sopravvenute e per le
prenarrate persecuzioni degli ugonoti, incominciò a intiepidire
e poscia a raffreddirsi; onde quel corpo divino, più non rice-
vendo gli primi onori, non ispargeva le prime grazie. Videsi
adunque maraviglioso effetto di quel fervore eccitato nel
popolo da’ confratelli di San Paolo, però che, in quell’odio
generale contra i sacramentari, si ravvivò la memoria del gran
miracolo e il concorso al santo luogo. Onde Filiberto Pingone,
istoriografo accurato, che scriveva apunto nell’istesso tempo
che la Compagnia si trovava nel primo fiore, fe’ questa testimo-
nianza nella sua
Augusta
: –
Infino a questo giorno quel Santis-
simo Sacramento della Eucaristia continuamente si conserva e
con pietosa devozione da tutto il popolo si venera e adora
70
–.
Né quivi si fermò la religiosa mente de’ cittadini, però che, sì
131
135
140
145
150
155
160
68
Spondan., ibid.
Cfr. ch. 61.
69
Bullar., to. p., const. 20.
Cfr. D
E
S
PONDE
,
Annalium…
cit., a. 1539, n. 11.
70
Pingon., Augusta. In hodiernum diem Sanctissimum illud Eucharistiae
Sacramentum iugiter asservatur, piaque totius populi devotione colitur et
adoratur.
P
INGONE
,
Augusta…
cit., a. 1453, p. 63.