permise l’avvio di un’intensa attività finan-
ziaria, gestita dal Monte di pietà, all’interno
del quale si affermava la distinzione tra
l’Opera dei redditi e l’Opera dei pegni. Le
principali forme di impiego consistevano
nell’acquisto di quote del prestito pubblico,
statale e municipale, in prestiti a comunità e
privati, in particolare al Comune di Torino,
in acquisto di censi e tassi, in investimenti
immobiliari. Nel 1653 il Monte di pietà
assunse l’amministrazione del debito pub-
blico dello Stato sabaudo, il cosiddetto
Monte della fede (eretto da Carlo Emanuele
I ed estinto nel 1730), ricavandone grande
prestigio e nuova disponibilità liquida.
Dopo aver raggiunto, a metà Settecento, il
culmine dello sviluppo organizzativo e della
attività creditizia, estesi a tutto lo Stato, la
Compagnia subì a fine secolo l’influenza
della generale crisi economica, dovendo da
un lato sopperire alle aumentate richieste di
soccorso da parte della popolazione gravata
dalla miseria, e dall’altro sottostare alle
pesanti imposizioni fiscali dettate dalle
necessità belliche.
Con l’avvento del governo repubblicano
francese in Piemonte la Congregazione di
San Paolo perse progressivamente la
gestione delle Opere e il possesso del patri-
monio, fino alla soppressione decretata il
26
marzo 1802, con la contestuale sostitu-
zione da parte di organi di nomina pubbli-
ca rispondenti ai nuovi modelli culturali e
politici. Una parte consistente del persona-
le dei nuovi comitati di beneficenza era
composta tuttavia da ufficiali paolini,
soprattutto avvocati e borghesi, che assicu-
rarono la continuità con l’esperienza prece-
dente. Il Monte di pietà venne riaperto,
dopo due anni di chiusura, nel 1804 e rior-
ganizzato su modello del Monte di Parigi,
accentuandone il carattere bancario.
Alla Restaurazione, nel 1814, la
Compagnia venne reintegrata nelle sue fun-
zioni, assumendo anche la gestione del
Monte di pietà ad interessi, accanto al Monte
gratuito. Mentre riprendevano le attività
assistenziali dell’Ufficio pio, alla Compagnia
fu affidato, per il periodo 1814-1851, il servi-
zio sanitario per i poveri nella città di Torino.
La gestione non si limitava alle cure mediche
di base, come nelle tradizionali condotte, ma
comprendeva l’assistenza farmaceutica e
prestazioni specialistiche.
28
13.
Decreto con il quale il Prefetto del Dipartimento
dell’Eridano ordina la chiusura del Monte di pietà
già amministrato dalla Compagnia di San Paolo,
Torino, 27 giugno 1801.
L A S TOR I A P L UR I S E COL A R E
DELLA COMPAGNIA DI SAN PAOLO