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Amedeo I, acquista ampi spazi collinari dal
conte Ludovico Tesauro.
Già verso il 1617, il principe cardinal
Maurizio, fratello del Duca, aveva fatto
costruire in splendida posizione - vedere ed
esser visti - una Vigna nello stile delle gran-
di ville rinascimentali romane, affermazione
di fasto ducale e insistito simbolo di potere
politico e culturale: residenza privata e della
Corte nonché sede dell’Accademia dei
Solinghi, da lui creata.
Prima di giungere alla costruzione della
propria Vigna, Maria Cristina dovrà supera-
re lunghi e difficili anni, i più difficili della
sua vita, segnati anche da lutti familiari:
Carlo Emanuele I, 1630; Vittorio Amedeo I,
1637;
il figlioletto Francesco Giacinto, 1638.
Durante la reggenza in nome di Carlo
Emanuele II, Madama Reale deve difendere
il ducato dalle mire di Francia e Spagna, e
dai cognati principi, Tommaso di Savoia-
Carignano e cardinal Maurizio, filospagno-
li, che temono in Maria Cristina la
longa
manus
del ministro Richelieu.
A lungo dura la contesa armata tra
“
Madamisti” e “Principisti”; pace verrà
infine conclusa, pegno la giovanissima
figlia Ludovica, promessa in sposa da
Maria Cristina allo zio principe Maurizio, il
quale, deposta la porpora, eleggerà a resi-
denza quella Vigna che dalla giovane
moglie prenderà il nome, Villa Ludovica,
poi Villa della Regina.
A Maria Cristina non mancano certo
grandi e sontuosi palazzi. In Torino, il
Castello, che da lei si chiamerà Palazzo
Madama, reggia-fortezza, suo rifugio
durante la guerra civile; il Palazzo Grande,
divenuto poi Palazzo Reale; il Castello del
Valentino, ricevuto in dono da Carlo
Emanuele I in occasione delle nozze, da lei
amatissimo e trasformato in residenza
regale; e, a raggio intorno alla città, i
castelli di Regio Parco, Lucento, Mirafiori,
Rivoli, Moncalieri, “delizie di corte” e resi-
denze di caccia, forte e significativo atto di
presenza e possesso ducale su un territorio
ancora disseminato di piccoli feudi, che dà
avvio ad attività agricole e artigiane, a
importanti opere di canalizzazione, con-
trollo e sfruttamento delle acque.
Sulla collina antistante il Castello del
Valentino, allora detta Valbruna, poi di San
Vito, Maria Cristina può infine costruire la
sua Vigna.
A intimo amico e prezioso consigliere
degli Affari di Stato ha eletto Filippo
d’Agliè, conte di San Martino, al quale affi-
LA VIGNA DI MADAMA REALE
MARIA CRISTINA DI FRANCIA
2.
Francesco Del Cairo (attr.),
Cristina di Francia
,
Racconigi, Castello.