La confraternita, originariamente della Fede Cattolica,
per il giorno della conversione del santo, durante il quale si
riunì le prime due volte, si appellò, in seguito, di San Paolo,
in omaggio, scrive il Tesauro, a colui che fu scelto da Cristo
«
per propagare in tutto il mondo la santa fede». Del resto,
spirito missionario, fedeltà alla e nella Chiesa e impegno di
vita ascetica caratterizzeranno la Compagnia, dapprima com-
posta da sette iscritti, presto giunti a settanta, alcuni espo-
nenti della quale sceglieranno di entrare in ordini religiosi.
Il Tesauro sottolinea il significato sostanzialmente antiri-
formato della società. Torino e i sanpaolini erano il propugna-
colo della fede cattolica contro gli eretici, come era stata in
epoca romana «l’antimuro dell’Italico impero contra l’inva-
sione de’ barbari». Tale immagine di tipo geopolitico era tipi-
ca del Possevino, interessato alla “cosmografia” del territorio
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heretici, la quale almeno una volta al mese dal ripetitore o ipodidasco, o
vero da chi saprà pronunziare distintamente, sia recitata in pubblico [...]
conducendogli ogni giorno di festa a divini ufficii et alle messe et alle
predicazioni cattoliche; et proibendogli ogni lettura di libro sospetto o
eretico, come di Erasmo, di Melantone, di Luttero, Ecolampadio, Car-
lostadio, Zuinglio, Pomerano, Suenefeldio, Sneppio, Confessione augu-
stana, di Vittemberga, Articoli di Anabattisti, et nella Francia fra gli
altri dell’Istituzioni et Catechismo falso di Calvino, de’ Psalmi di Cle-
mente Maroto, della Confessione e di qualunque altra cosa del Besa, di
Vireto, Farello, Pietro Martire, della Confessione o Catechismi di Berna
e finalmente di qualunque altra cosa simile pestifera. Che né le Epistole
né il libro De arte amandi di Ovidio si legga a putti, né le Commedie di
Terentio o di Plauto, poiché assai siamo inclinati al male [...] occasione
da tali scrittori. Et quel che si dice di tali s’intende anco di Martiale et di
qualunque altro scrittore di cose che rimovano il cristiano dalla Carità
di Cristo». Ancora l’
Editto per li mastri di schola et loro schole
,
Rivoli,
15
gennaio 1563 (cfr. S
CADUTO
, 1959,
pp. 165-166). Il Dorigny nella sua
Vita del P. Antonio Possevino
ricorda che il gesuita proponeva di intro-
durre predicatori apostolici dalla Liguria e dallo Stato di Milano ad
opera del nunzio pontificio contro la diffusione dei settari (D
ORIGNY
,
1756,
pp. 29-33).