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dallo stesso Tesauro, anche se con uno scarto di date tra il testo e la
Parte seconda
della sua
Historia
.
La legazione presso il re Carlo IX di
Francia, da poco succeduto a Francesco II, morto il 15 novembre 1560,
con l’elezione, nella adunanza consigliare del 22 gennaio 1562, di Gio-
vanni Antonio Parvopassu, sindaco di Torino nel 1566, 1569, 1573 e
procuratore generale della città dal 1571, deriverebbe, dunque, anche
dal breve pontificio del 15 novembre 1561 (T
ESAURO
, 2003,
pp. 112-
113).
Sul Parvopassu,
ibid
.,
p. 112. L’atto di elezione avveniva alla pre-
senza, tra gli altri, di Stefano Mestiati, vicario della città, Aleramo
Becuti, Filippo Vignati di Sant’Egidio, Raffaele Bellacomba, Clemente
Bogliano, Bernardinus de Ranzo, Giorgio Gastaldi, Giovanni Pietro
Cervagni (Calcagni), Giovanni Antonio de Parvopassu, Giovanni
Longo, Giacomo Cornuato, Giovanni Pietro Gastaldi. Il Parvopassu si
dimostrava pronto a sostenere la legazione presso il re di Francia
(
ASCT,
Ordinati
, 1562,
vol. 114, cc. 43
v
-44
r
).
Il giorno 23 gennaio 1562
la comunità decretava quattro articoli sui quali doveva vertere la mis-
sione; essi furono rogati dal segretario il 29 gennaio. Vi si stabiliva che
il procuratore dovesse affermare l’assoluta fedeltà e prestare l’omaggio
al re e a tutti i consiglieri del suo consiglio da parte della città, che essa
aveva sempre avuto un’unica forma di vita e legge universale, che «ora
sono venuti alcuni che chiamano ministri et vogliono predicar nova
lege nove forme di vivere» con il rischio di creare delle sedizioni tra cit-
tadini anche in danno di Sua Maestà. Si chiedeva, pertanto, al re di
intervenire per proibire la predicazione di «dete nuove forme et regole
di viver» (ASCT,
Ordinati
, 1562,
vol. 114, cc. 44
v
-45
v
).
Si veda ancora
P
INGONE
, 1577,
p. 84. Per essere, poi, Torino un’importante frontiera
dell’Italia, piena di presidi e di popolo, le era indispensabile il commer-
cio con le popolazioni confinanti, precluso qualora ci fosse stato un
mutamento di religione (T
ESAURO
, 2003,
p. 113; le carte relative alla
missione presso Carlo IX sono in ASCT,
Carte sciolte
,
Cassetta di legno
detta del miracolo del santissimo sacramento, 936/10). Una tradizione
di trent’anni dopo, non sufficientemente accolta dal Tesauro, colloca al
25
gennaio 1562 il primo incontro dei futuri sanpaolini in casa Albosco.
Si legge l’episodio e la data in
Institutione et regole della Compagnia
,
1591,
p. 3; al riguardo [C
ANTALUPPI
], 2004,
p. 8. Del 1562 scrive anche
G. Alberto Torre nel manoscritto pubblicato da padre Valerio Ferrua
in
Dal convento alla città
, 1995,
vol. I, p. 85. Tale indizio, dunque, sem-
bra andare di pari passo con la legazione del Parvopassu, che fu agevo-
lata da Gerolamo Della Rovere, ambasciatore di Savoia presso il re di
Francia, tanto che si ottenne un rescritto regale di allontanamento di
ogni ministro di nuova religione dalla città, il 24 febbraio successivo, lo
stesso giorno in cui il duca Emanuele Filiberto da Saint-Germain