interventi volti a condannare la diffusione in città e altrove
di conventicole e di predicatori riformati delineano un qua-
dro di azioni e di propensioni, al quale mi sembra opportu-
no rimandare per la comprensione delle origini della Com-
pagnia di San Paolo. Importante fu, nel gennaio-febbraio
1562,
vale a dire all’epoca della primitiva riunione in casa
Albosco dei futuri sanpaolini, una delegazione municipale
guidata da Giovanni Antonio Parvopassu presso il re di
Francia per chiedere interventi repressivi contro la propa-
ganda ereticale e i nuovi comportamenti, contrari alla tradi-
zione della vita cattolica dei torinesi, introdotti in città dai
predicatori riformati
17
.
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lentissimum eorum dogma, qui sanctissimis detrahunt sacramentis, et
naturalem atque corporalem Christi praesentiam in sacra eucaristia
negare praesumunt
» (
p. 1). L’opera del Negri fu criticata dall’Inquisi-
zione e dal card. fra Michele Ghislieri, futuro Pio V. Ne prese le difese
il Possevino. Il nunzio François de Bachaud, vescovo di Ginevra, con
sentenza emanata da Vercelli il 12 marzo 1561 lo prosciolse da ogni
accusa e sospetto, ritenendolo difensore della fede cattolica (S
CADUTO
,
1959,
pp. 72-73, 114-115; inoltre D
E
S
IMONE
, 1958,
pp. 39-47).
17
Occorreva sostenere l’attività missionaria in Piemonte. Il pontefice
stabiliva di pagare 300 scudi d’oro «per aiutar et subvenir i predicatori
che si hanno da mantenere costà» e interveniva presso il luogotenente
del re di Francia nel Piemonte, de Bourdillon, con due brevi del 12 o 13
novembre 1561, in cui, ricordando la diffusione dell’eresia a Torino e a
Chieri, lo invitava a promuovere e a difendere i predicatori (ASV,
Ep.
ad princ
.,
Registra, 2, c. 223
r
).
Subito dopo, il 15 novembre, indirizzava
il noto breve ai torinesi, pubblicato dal Tesauro (T
ESAURO
, 1658,
p. 92),
esortativo della difesa della fede cattolica e fondamentale, a nostro
parere, nello studio delle origini della Compagnia. Altri brevi in favore
della diffusione dei missionari erano stati inviati, oltre che ai sindaci di
Torino e al signor de Bourdillon, al presidente del Parlamento Renato
Birago. Nel contesto di questi atti, al gennaio-febbraio 1562 risale la
missione promossa dal comune di Torino presso il nuovo sovrano di
Francia, ai fini di allontanare i predicatori eretici (ASCT,
Ordinati
,
1562,
vol. 114, cc. 43
v
-44
r
, 22
gennaio 1562). Essa è stata ricostruita