Data
:
Torino, nella casa del patrimoniale Angiono e nella
camera cubicolare superiore dell’auditore Rosso, parrocchia
di Santa Maria di Piazza, 10 giugno 1658.
Testimoni
:
Gio Domenico Angiono, Benedetto Buffatto,
Domenico Saudino.
Notaio
:
Gio Batta Pola, notaio pubblico ducale di Torino.
(1658,
lib. 6, c. 193)
Quietanza
rilasciata a Marta Codalonga dal controllore
Carlo Bianco in seguito ad un debito che il suo defunto
marito, Carlo Codalonga, aveva nei confronti del Bianco.
Avendo Carlo Bianco prestato a Carlo Codalonga 412 dop-
pie d’oro di Spagna, aveva preteso in pegno una «croce
d’oro con diamanti 6 grossi fatti a fassetta e 38 piccoli, con
tre perle attaccate grosse fatte a peri ed altra rotonda, qual è
di molto maggior valore», ed essendo il Codalonga morto
senza aver saldato il debito, la moglie, sua erede, aveva chie-
sto alla Congregazione di San Paolo, altra erede, di saldare il
debito col Bianco ritirando i gioielli nel Monte di pietà, col
permesso di venderli e ricavarne il prezzo adeguato per sal-
dare alcuni altri debiti lasciati dal Codalonga. Con lo stesso
documento Marta Codalonga si riconosceva debitrice verso
la Congregazione di 440 doppie, da loro versate al Bianco.
Data
:
Torino, nel salone del Monte di pietà, parrocchia dei
Santi Stefano e Gregorio, 5 novembre 1658.
Testimoni
:
Marc’Antonio Magnano, Michele Vernetti, Giu-
seppe Bonaventura Berlenda, Christoforo Ballerino sarto,
residenti in Torino.
Notaio
:
Carlo Rasini, notaio ducale di Torino.
(1658,
lib. 11, c. 381)
Quietanza
rilasciata all’Officio pio dai padri della Compa-
gnia di Gesù, da Cattarina figlia del fu sergente Pelazza, da
Gio Paolo Montaldo e dalle figlie di Gioanni Mondino per le
somme da essi ricevute in qualità di legatari dell’eredità di
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