Randano che con suo testamento lasciava erede universale
la Compagnia di San Paolo.
Data
:
Torino, nell’oratorio di San Paolo, parrocchia di San
Gregorio, 4 novembre 1657.
Testimoni
:
Ottavio Bella e Carlo Rasini di Torino.
Notaio
:
Giuseppe Baldessar Dentis, notaio ducale di Torino.
(1657,
lib. 11, c. 19
v
)
Procura
dell’Officio pio in capo all’economo Secondo Busca
e a Ottaviano Riva a riscuotere la somma all’Officio dovuta
da Baldessare in qualità di erede del fu Giacomo Gaspare
Panzoya e a rilasciare relativa quietanza.
Data
:
Torino, nel salone del Monte di pietà, parrocchia dei
Santi Stefano e Gregorio, 4 dicembre 1657.
Testimoni
:
Giuseppe Bonaventura Berlenda e Gio Vincenzo
Tarino di Torino.
Notaio
:
Gio Batta Dentis, segretario della Compagnia.
(1657,
lib. 12, c. 85)
Retrovendita di censo con quietanza
fatta a favore del conte
Giacomo Ludovico d’Agliè San Martino dalla veneranda
Casa del soccorso. Tale censo era di scudi 14 annuali e di
capitale scudi 200 ed era pervenuto al conte Giacomo Ludo-
vico in seguito all’eredità di suo padre Annibale.
Data
:
Torino, nella casa del presidente Gio Francesco Belle-
zia, parrocchia di San Gregorio, 9 gennaio 1658.
Testimoni
:
Gio Francesco Bellezia, Gregorio Antonio
Comello, Gio Bernardo Restagno.
Notaio
:
Carlo Francesco Martino, notaio ducale di Reviglio.
(1658,
lib. 1, c. 171)
Donazione
fatta a favore della veneranda Compagnia del-
l’Officio pio del San Paolo di Torino dal signor auditore
Secondo Rosso per la cifra di 5581 lire e di scudi 1000 d’oro
per comperare un lampadario d’argento e dei candelieri per
l’altare dell’apostolo san Paolo.
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