Cessione
fatta dagli amministratori del venerando Officio
pio sull’eredità di Giacomo Gaspare Pansoia a Carlofrance-
sco e Bartolomeo, figli del senatore Rassino, in seguito a un
legato loro fatto dal referendario Renato Sisto, di cui l’Offi-
cio pio era erede.
Data
:
Torino, nell’abitazione del conte Siccardo, palazzo del
signor Castagna, parrocchia dei Santi Simone e Giuda, 16
giugno 1648.
Testimoni
:
Francesco Gatto e Theobaldo Borello, entrambi
di Torino.
Notaio
:
Gio Batta Dentis, notaio ducale e segretario della
Congregazione di San Paolo e Officio pio.
(1648,
lib. 7, c. 91)
Dazione in paga
di una casa sita nella parrocchia dei Santi
Simone e Giuda, fatta da Baldassarre Pansoia, tesoriere di
Madama reale, verso l’Officio pio, in seguito ad un debito di
lire 5063 e soldi 5, che suo padre, Gio Gaspare Pansoia,
aveva verso Renato Sisto, che aveva istituito suo erede uni-
versale l’Officio pio.
Data
:
Torino, nella casa del segretario Casselette, parrocchia
dei Santi Giacomo e Filippo, 4 dicembre 1648.
Testimoni
:
Prospero Pastoris, Giacomo Garavetto, entrambi
abitanti in Torino.
Notaio
:
Gio Batta Dentis, notaio ducale, segretario e confra-
tello della Congregazione.
(1648,
lib. 12, c. 233)
Transazione
tra l’Officio pio, Ottavio Baronis e Carlo e
Cesare Antonio figli di Pietro Francesco Nazione. In seguito
a un debito che i Nazione avevano con il Baronis, essi pro-
mettevano di versare 1000 ducatoni all’Officio pio in scarico
di un debito del Baronis verso detto Officio.
Data
:
Torino, nel salone del Monte di pietà, parrocchia dei
Santi Stefano e Gregorio, 22 dicembre 1648.
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