decreto stesso per non fare atto di adesione al medesimo,
talmente che sarebbe ora un atto incoerente quello di
lagnarsi che siasi altrimenti provveduto a quell’amministra-
zione, mentre per altra parte il silenzio della Compagnia non
può menomamente pregiudicarla pel caso in cui a mente
delle proteste contenute nelle sue deliberazioni 23 novem-
bre 1851 e 4 gennaio 1852 essa intenda di far valere in giudi-
zio o fuori quelle ragioni che si ha riservate.
Quindi il prefato signor Rettore nel sottoporre questo
parere della Consulta alla congregazione la invita ad emette-
re al proposito le sue deliberazioni.
E la congregazione approvando pienamente il parere
sovra espresso della maggiorità della Consulta ed i motivi a
cui il medesimo si appoggia ha deliberato e delibera di aste-
nersi per ora da ogni pratica intesa a fare opposizione al
decreto reale 13 febbraio 1853
d
salvo a far valere contro il
medesimo le sue ragioni ove se ne presenti l’opportunità a
norma delle proteste contenute nelli suoi ordinati delli 23
novembre 1851 e 4 gennaio 1852.
Vasco Rettore
Robbio di Varigliè Segretaro
11.
Petizione presentata dalla Compagnia di S. Paolo al senato
del regno nella seduta delli 28 gennaio 1852 sotto il n° 536
«
L’Armonia», 1° febbraio 1852, suppl. al n. 13, pp. 65-66.
Onorevoli signori senatori,
la Compagnia di S. Paolo, in forza di decreto reale delli
11
gennaio 1852, col quale si provvede per l’eseguimento di
200
d
Segue
fa
cancellato con tratto di penna.