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il cavaliere Michel Angelo Vasco Rettore, il cavaliere Giriodi
di Monastero vice Rettore, il marchese Massimino Ceva di S.
Michele, il barone Chionio Nuvoli di Thénézol, il cavaliere
Intendente generale Pullini, il cavaliere Bonaventura Peiret-
ti, il signor notaio Plura, il cavaliere Gibellini, l’avvocato
Zappata, il cavaliere Renato d’Agliano, l’avvocato Rossi, il
conte di Paesana, il conte Rovasenda Luigi, il conte Giusep-
pe Provana di Collegno, il barone Ludovico Cravosio, il
cavaliere Edoardo della Marmora, il conte Placido Nuvoli, il
barone Boggio, il conte Villa di Mompascal, il conte Nomis di
Cossilla, il conte Corte di Montalero, il commendatore
Despine, il conte Robbio faciente le parti del Segretaro.
In quale congregazione dopo terminati i divini uffizi il
prefato signor cavaliere Vasco Rettore, a norma delle regole
della Compagnia che prescrivono doversi nell’ultima dome-
nica di dicembre addivenire alla nomina del Rettore, e del
vice Rettore per l’anno successivo
a
,
subito dopo terminati i
divini uffizi fa intuonare dal sacerdote celebrante l’inno
Veni Creator, e dopo tale recita invita li confratelli a proce-
dere alla votazione per tale nomina, la quale, benché scadu-
ta fin dall’anno scorso, venne per deliberazione della Com-
pagnia, in vista delle condizioni eccezionali e straordinarie
in cui versava, prorogata fino al fine dell’anno corrente.
In seguito a tale invito alcuni dei confratelli sorgono a
rappresentare che trovandosi tuttora la Compagnia priva del
possesso ed amministrazione delli suoi stabilimenti pii, sussi-
stono sempre i motivi per cui l’attuale signor Rettore venne
dalla Compagnia investito di speciali poteri e di procura per
sostenere avanti alle autorità componenti e rivendicare li suoi
diritti, così che sembra conveniente che gli sia continuato l’uf-
fizio in vista del quale gli fu conferito un tale difficile manda-
to a cui difficilmente potrebbe un altro allo stato presente di
a
Segue
invita
cancellato con tratto di penna.