congregati a prendere insieme concerto onde possa esservi
in tutte le feste un numero conveniente di confrattelli nel-
l’Oratorio per assistere ai divini offizii.
Inoltre il signor Rettore dà lettura alla congregazione
d’una lettera del signor Intendente generale della Divisione
amministrativa di Torino in data 7 corrente mese con cui per
parte del Ministero dell’Interno viene la Compagnia invitata
a proporre i confrattelli che giudicherà di prescegliere onde
far parte d’una Commissione mista fra i medesimi, ed alcuni
Direttori dell’Amministrazione centrale delle Opere di San
Paolo, nello scopo di addivenire alla separazione delle opere
di pura religione, e di culto da quelle di pura carità o miste.
E riferisce che avendone fatto oggetto d’apposita di-
scussione nella seduta tenutasi dalla Consulta li 18 corrente
a cui intervennero li signori cavaliere Vasco Rettore, mar-
chese Massimino, le L.L. E.E. il conte Giuseppe Provana di
Collegno e cavaliere Luigi di Collegno, il conte Luigi Roa-
senda ed il cavaliere Giacinto di Roasenda, il commendatore
Despines, cavaliere Pullini di Sant’Antonino, conte Maffei
di San Gillio, conte e presidente Nuvoli, barone e presidente
Cravosio la medesima ebbe ad osservare.
Che la Compagnia come replicatamente sostenne, non
può cooperare all’esecuzione del reale decreto 30 ottobre
1851
senza ledere le volontà dei pii fondatori, senza agire
contro coscienza, e senza derogare ai principii già manifesta-
ti dalla Compagnia nei suoi ordinati 23 novembre 1851 e 4
gennaio 1852 epperò non crede di poter aderire all’invito
che il signor Intendente generale le faceva per parte del
Ministero col precitato suo foglio per la proposta di confrat-
telli onde far parte della progettata Commissione. I signori
congregati concorrendo nell’aviso della Consulta lo approv-
vano in ogni sua parte.
Vasco Rettore
Giriodi vice Rettore
194