E il Ministero può andar certo che la Compagnia di S.
Paolo sarebbe lieta, e non ne ha deposta ogni speranza, di
poter testificare coi fatti
p
la sua riverenza ai desideri del
Governo quando questi non siano contrari ai princìpi sopra
riepilogati ed ai doveri che le incombe di osservare e mante-
nere.
7. 1852,
giugno 20, Torino
Ordinato della congregazione della Compagnia di S. Paolo
L’anno del Signore 1852 il giorno 20 giugno in Torino, e
nell’Oratorio di San Paolo dopo i divini uffizii si sono con-
gregati i confrattelli, cavaliere Vasco Rettore, cavaliere
Carlo Giriodi vice Rettore, marchese Massimino, barone
Boggio, Cravosio signor avocato, conte Cossilla, cavaliere
Meana colonnello in ritiro, Bosio signor avocato, Zappata
signor avocato, conte Davico, conte Maffei di San Gillio, sua
eccellenza il conte Giuseppe di Collegno, cavaliere Edoardo
della Marmora, Barone Cravosio, presidente cavaliere
Renato d’Agliano, il conte ed il cavaliere fratelli di Roasen-
da e il conte presidente Nuvoli.
Il predetto signor Rettore riferisce che in seguito all’a-
vere la nuova Direzione della Compagnia di San Paolo rifiu-
tato di pagare ai Padri Minori Osservanti di San Tommaso in
Torino il trimestre scaduto a tutto marzo passato prossimo e
dovuto ai medesimi per l’incommodo della celebrazione
delle due messe festive nell’Oratorio, e ciò sotto pretesto
che volevasi una richiesta per parte della Compagnia di San
Paolo, egli abbia radunata la Consulta il giorno 25 scorso
mese a cui intervennero i signori cavaliere Vasco Rettore,
192
p
Segue
al Governo
cancellato con tratto di penna.