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dovuto all’autorità compiere quegli atti conservatori a soste-
gno della medesima dai quali declinerebbe quando adivenis-
se alla nomina de’ quindici rappresentanti
j
anche a seconda
delle precitate lettere, sicché anche in ordine al secondo
punto si crede non potere il Ministero pretendere sotto qual-
siasi titolo che si adivenga
k
dalla Compagnia alla nomina
l
anzidetta per poter far luogo ai di lui riclami mentre varreb-
be lo stesso che ammettere che possa il Governo esigere da
un corpo sociale
m
per renderle giustizia
n
un atto col quale
abbia egli stesso per così dire a suicidarsi.
Premessa questa spiegazione quanto ai due primi quesi-
ti ne consegue quanto al terzo che persistendo la Compagnia
anche a fronte dei nuovi inviti del Ministero nello astenersi
dal procedere alla nomina dei 15 rappresentanti può la
medesima fondatamente ritenere che questo suo atto passi-
vo non possa interpretarsi d’irriverente all’autorità governa-
tiva.
Il Ministero non verrebbe meno nella sua autorità qua-
lora esaminato attentamente il principio invocato dalla
Compagnia di S. Paolo venisse a dare providenze tali per cui
il decreto del 30 ottobre non ledesse più detto principio.
Al Ministero non mancano mezzi a ciò fare, egli sa
come l’autorità sia sempre più rispettata quando le provi-
denze governative tosto che
o
emesse si modificano secondo
che venga a risultare necessario per mantenere i princìpi del
giusto e dell’onesto, e che non può mai essere ascritto a
colpa, ma bensì a lode di un governo quando maggiormente
illuminato sui fatti esso viene a modificare una providenza
già emanata.
j
Segue una parola illeggibile cancellata.
k
Scritto in interlinea su
dia
can-
cellato con tratto di penna.
l
Scritto in interlinea su
esecuzione
cancellato
con tratto di penna.
m
Scritto in interlinea su
morale
cancellato con tratto
di penna.
n
per giustizia
scritto a margine.
o
Scritto in interlinea.