presso l’archivio storico della Compagnia di San Paolo
12
.
È
parso pertanto opportuno pubblicare, con qualche breve
considerazione introduttiva, questa documentazione e speci-
ficamente quella successiva al decreto dell’11 gennaio 1852
fino all’approvazione dei nuovi statuti dell’anno successivo.
Si tratta del periodo che rispecchia la fase più controversa
della vicenda e anche quello nel quale i documenti conosco-
no una maggiore regolarità.
A partire dall’inizio del 1852, infatti, la situazione appa-
re particolarmente convulsa e l’atteggiamento degli interlo-
cutori sempre più incompatibile. Anche le proposte di conci-
liazione avanzate dalla Compagnia, quali ad esempio l’innal-
zamento a 25 del numero dei membri designati dalla stessa
nel nuovo consiglio di amministrazione con l’eventuale pre-
senza di uno o più commissari governativi con voto delibera-
tivo
13
,
non trovarono seguito. Stessa sorte toccò ai ricorsi del
rettore contro le delibere ministeriali, indirizzati il primo al
Consiglio dei Ministri in data 10 gennaio 1852 e il secondo il
166
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ASSP,
CSP
,
Ordinati-verbali
,
vol. 23, cc. 635-640. Questi due verbali
vennero anche pubblicati sul giornale «L’Armonia della religione colla
civiltà», 20 gennaio 1852, suppl. al n. 8. Il giornale, apparso nel luglio
1848,
si fece interprete dapprima di una linea moderatamente concilia-
torista per divenire successivamente espressione di un sempre più netto
intransigentismo, specie sotto l’impulso del battagliero don Giacomo
Margotti: cfr. vari riferimenti in S
TELLA
, 2000;
T
ALAMO
, 2000
e l’ampia
sintesi di M
AJO
, 1992,
pp. 26-45 e 311-312.
13
ASSP,
CSP
,
Ordinati-verbali
,
cit. Per contro, da parte governativa –
scrive mons. Merlo – «si cercava di attutire il colpo, si escogitava un
compromesso, si esortava alla cooperazione, lusingando la Compagnia
che, arrendendosi, non avrebbe perduto il tutto». Non va dimenticato,
peraltro, che «la Compagnia aveva larghe aderenze nella parte più elet-
ta della cittadinanza; erano confratelli: uomini di stato, scienziati, nobi-
li, giureconsulti, professionisti» (M
ERLO
, 1952,
p. 16).