providenza istituita a beneficio grande de’ prossimi e lor ringrazierà
che l’habbia fatto risolvere d’essere in quella accettato, per l’occasione
prossima e continua, che haverà d’acquistare un gran capitale di meriti
ed un gran tesoro d’indulgenze, concesse da sommi pontefici a Fratelli
che la frequentano e s’impiegano a beneficio de’ prossimi, nell’eserci-
zio di tanta varietà d’Opere pie ad imitazione di San Paolo, gloriosissi-
mo loro protettore.
Anche le immagini con le quali la Compagnia aveva
decorato il suo oratorio, nei pressi della chiesa dei Santi
Martiri, sono indicative del clima culturale, politico e reli-
gioso della sua storia.
La conversione di San Paolo
,
del 1580,
opera di Alessandro Ardente, faceva ancora da pala dell’al-
tare nel 1686, mentre nel 1607, quando già sono attestate
come presenti “storie” della vita del santo, era stato colloca-
to nella cappella della chiesa dei Santi Martiri il quadro di
Federico Zuccari.
L’intero oratorio sarà abbellito, in occasione del cente-
nario della fondazione dell’istituzione, da una serie di quadri
inerenti ai fatti della vita dell’apostolo, del tutto congruenti
con la natura e le opere della Compagnia, e illustrati da
motti tratti dalla Sacra Scrittura, entrambi suggeriti dal
Tesauro, in questo modo quasi traducendo visivamente i
sensi e le gesta da lui illustrate nella contemporanea
Istoria
.
Cappella e oratorio, nella partitura del loro immaginario,
svolgevano, per così dire, la tensione alla specularità e alla
contemplazione del prestigio, della distinzione ed esemplari-
tà dei sanpaolini e della loro società, «il cui ruolo politico
diventava sempre più rilevante sia nelle strutture del gover-
no urbano, sia nel raccordo fra queste e la corte»
109
.
Quell’influente “centro di potere” aveva un suo ufficia-
le strumento di autorappresentazione simbolica nell’evento
158
109
M
ERLOTTI
, 2005,
pp. 182-183.