non tanto di valore per così dire teologico, riflesso di una
visione della fede e dell’essere chiesa nel tempo, ma morale,
volto ad infondere più rigorosi comportamenti e regole di
vita. La Compagnia era quasi una sorta di palestra di colla-
borazione e di reciproca integrazione di forze, volte al rag-
giungimento del fervore dello spirito.
Il mutuo amore, però, è la
charitas
che ci affratella in
Cristo e che ci fa partecipare al mistero eucaristico come
simbolo di comunione e di congiunzione con Dio. Si tratta di
«
scambievole carità e amore», per cui i soci sono «collegati
insieme, con più stretto vincolo di tutti gli altri comuni Cri-
stiani, e proveranno zelo dell’honore, dell’utile e del profitto
spirituale di ciascuno, avisandosi l’un l’altro, con ogni mode-
stia di tutto ciò, che potesse scandalizar il prossimo, e massi-
me quelli che saranno fra di loro confidenti, animandosi tal
volta all’acquisto delle sante virtù e all’estirpatione delli
vitii, massime di quelli ne’ quali hanno fatto maggior abito».
Insomma la Compagnia, dal punto di vista della dimen-
sione religiosa, deve essere spazio elettivo di un’amicizia spi-
rituale, di una fraternità di emulazione di santi comporta-
menti e atteggiamenti, di una vita di fede e di sua afferma-
zione nella comunione sacramentale, nell’orazione e nella
dedizione comune alle opere di bene. Essa segna un’appar-
tenenza forte, socialmente e politicamente rilevante. Certo
non veniva meno l’impegno antiereticale e controriformisti-
co; anzi, per certi versi, si accentuava con la proposta del
modello di devoto confratello a qualificare più precisamente
quella di vero cattolico.
Tra le preghiere da recitarsi, stampate nel 1592, vi era
anche un’«orazione per domandar aiuto a Nostro Signore
per sua Altezza contro gli eretici», quasi a significare che,
ormai, il confratello devoto si muoveva nell’ambito di un’i-
deale
societas christiana
perfetta, con un principe cattolico
al servizio del bene e della vera fede contro le forze del
male, nell’ordine e nella pace dell’unica chiesa trionfante su
154