affermazione superiore della propria identità di cattolici, di
esemplarità reciproca, all’esterno e sulla città, ad un tempo
destinataria dei loro comportamenti ideali, ma anche coin-
volta nella collaborazione alle loro opere di carità.
Anche in questo modo va inteso l’esercizio dell’
oratio-
ne
,
non solo come individuale pratica devota, ma come
segno della propria comunione con la Compagnia, la città, lo
Stato, la Chiesa.
Si legga l’interessante introduzione al capitolo XXVI
«
del obligo del far oratione»: «Insegna il Salvator nostro che
bisogna sempre fare oratione et non mai cessare. Et nelli atti
apostolici è scritto che quelli primi cristiani erano perseve-
ranti nella dottrina delli appostoli nella frattion del pane,
cioè nella comunione et nelle orationi»
88
.
L’orazione diventa una condizione del proprio essere e
partecipa profondamente della natura della società incentra-
ta sulla comunione frequente, segno del mistero del ricono-
scersi evangelicamente e apostolicamente «nella frattion del
pane». In altri termini, i capitoli sembrano quasi una guida e
una meditazione spirituale per confratelli che non si sentiva-
no, certo, di abbandonare i loro interessi nel mondo e col
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88
Ne deriva l’ingiunzione di far orazione mattino e sera, prima di pren-
dere cibo e dopo. Chi non conosceva altra orazione, doveva recitare il
Padre Nostro e l’Ave Maria. Successsivamente furono stampati dei
libri di litanie, orazioni, preghiere da dirsi nella Compagnia:
Litaniae
,
1590;
Orationi da dirsi ogni giorno
, 1592;
Litaniae
, 159[-],
con litanie
relative all’Eucarestia, litanie degli angeli, dei profeti e degli apostoli,
dei martiri, dei confessori, delle vergini, del nome di Gesù, della
Madonna, per le anime dei defunti, per ringraziare Nostro Signore dei
benefici ricevuti. Esse, recitate nel corso dei vari giorni della settimana,
coinvolgevano l’intera corte della gerarchia celeste nel soccorso ai con-
fratelli ed esprimevano la loro sentita consapevolezza di aspirare alla
realtà sacra del mondo soprannaturale cattolico e dei suoi insigni espo-
nenti e intercessori.