Si delinea qui, per certi versi, il ritratto del cattolico
esemplare, cioè degli stessi confratelli del San Paolo: «
qui ex
bonis operibus certam vocationem tuam facere vis, et fidem
tuam ostendere, ut luceat lux tua coram hominibus et glorifice-
tur Deo
»:
aiutare gli uomini e glorificare Dio: questo il senso
del dono e il ministero principale di entrambe le Compagnie
dei gesuiti e dei sanpaolini.
L’insistenza di Albosco coinvolge tutta la realtà del suo
interlocutore: la sua donazione non lo farà certamente ces-
sare dal «
nobiliter vivere aut magnificus appellari
»,
anzi
acquisterà la patria celeste, la tranquillità dell’animo, la
gioia e la pace ineffabili. I gesuiti sono simili ai servi di Cri-
sto e della Chiesa delle origini. I primitivi cristiani non face-
vano azioni più alte di quelle dei confratelli, al di fuori dei
prodigi a compimento delle profezie e a prova delle fede;
ma anche i padri di sant’Ignazio, nelle nuove terre dove
ancora non era stato annunciato il Vangelo, compivano
miracoli e ciò era motivo di pensare, a buon diritto, che il
regno di Dio fosse vicino. Anzi, ancor più grandi erano le
imprese dei gesuiti perché «
in Cristo inbuunt
»
i fanciulli,
oltre ad insegnare loro le lettere greche, il latino e la gram-
matica, la retorica, la dialettica e la filosofia con la teologia.
Inoltre confessavano, amministravano i sacramenti, assiste-
vano agli infermi, continuavano, cioè, il processo di evange-
lizzazione apostolica, proprio della Chiesa primitiva.
Insomma, aiutavano le anime soccorrendo ogni età dell’uo-
mo, ogni sua desolazione e infelicità: «
Magnus est in ea
Civitate thesaurus, quae istos possidet»
.
Così la donazione del Becuti sarebbe diventata più pro-
priamente una «
dispersio
»
di se stessi, per evangelicamente
«
dare pauperibus
»,
un edificare la propria dimora eterna
sopra una salda e viva pietra. Già gli antichi romani e i filo-
sofi perseguivano una fama imperitura gli uni, la sapienza gli
altri, che consisteva nel liberarsi dagl’impacci materiali e ter-
reni. Il cristiano, poi, ancor più intensamente, aggiungeva
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