delle
Annue lettere delle Indie
,
libro a lui dato, secondo la
versione del Tesauro, da «un famoso predicator domenica-
no, detto il Luchino»
55
.
Molti di questi elementi, poi, trovano un puntuale
riscontro nelle prime costituzioni da esaminare più avanti.
Tale sentire, almeno alle origini, si dimostra ancora libero e
aperto ad un clima di rinnovamento interiore, piuttosto
autonomo e non già gerarchicamente orientato e analitica-
mente declinato, come avverrà in seguito e sempre più nella
Chiesa della Controriforma e nello stato assoluto di Carlo
Emanuele I ad opera, soprattutto, del padre Leonardo
Magnano, attento, peraltro, alle forme di pietà anche di tipo
popolare, miracolistico e magico e sensibile ai temi della
riforma della Chiesa e dell’impegno missionario fino al mar-
tirio di sé, comportamenti, peraltro, rilevabili attraverso la
memoria, a lui attribuita, di alcuni episodi significativi della
vita e del clima spirituale dell’ordine
56
.
Il grande rilievo
110
55
Su Andrea Capiglia o Capilla, si vedano:
André Capiglia
, 1910;
D
E
G
UIBERT
, 1952,
cc. 117-119. La caratteristica del Capiglia è quella di
svolgere le sue meditazioni sulla base del
proprium
liturgico dei tempi
e dei santi. Fu molto seguito da padre Borgia. Il padre Nadal nel 1594
pubblicava le sue
Adnotationes et meditationes in evangelia quae in SS.
Missae sacrificio toto anno leguntur
.
Sulla lettura del Becuti, secondo il
Tesauro, si veda T
ESAURO
, 2003,
pp. 151-152. Il Tesauro ritiene fra
Luchino un predicatore domenicano, mentre il Guidino lo dice solo
predicatore in Torino.
56
Purtroppo, al di là di quanto riportato dal Tesauro, poco ancora si
conosce del padre Leonardo Magnano, gesuita nel 1565 (sulla famiglia
Magnano / Magnani – antichi signori di Magnano, Biella –, M
ANNO
,
1895-1906,
vol. XV, p. 63). Soprattutto non sono state rintracciate le sue
Memorie
,
fondamentali per la storia della Compagnia di San Paolo e
ampiamente utilizzate dal Tesauro stesso. Presso l’ARSI si conservano
tre pagine ove sono riportati episodi edificanti e miracolosi relativi a
sant’Ignazio e ai generali Francesco Borgia e Claudio Acquaviva, testi-
moniati dal gesuita e significativi della sua sensibilità religiosa (ARSI,
Vitae
, 146,
cc. 139
r
-140
r
).
Da lui scritta e firmata una attestazione del