Divino Amore di Vicenza con statuti riformati intorno al
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su richiesta di Gaetano da Thiene, i quali esortavano
apertamente alla comunione frequente, in modo quasi quoti-
diano, e delineavano, nella società, la presenza di un vero e
proprio maestro di vita spirituale.
Nel campo specifico dell’assistenza ai poveri vergogno-
si, sempre più attuale tra XV e XVI secolo, va ricordata
almeno l’Opera dei poveri vergognosi di Bologna, guidata
spiritualmente dai domenicani, riunitasi a partire dal 1495.
Essa richiama, anche per la genesi religiosa, i Buonuomini di
Firenze, mentre entrambe le società possono aver avuto rap-
porti con le Compagnie del Divino Amore. Sia a Bologna,
sia a Firenze i confratelli erano sempre dodici, «di buona
fama e condizione et de oneste ricchezze e facoltà, e soprat-
tutto de onesta vita et qualche devotione» (Bologna); di
«
buona vita et in parte de’ più nobili, savi et ricchi cittadini»
(
Firenze). Venivano, poi, esortati a «tassarse de pagar qual-
che cosa mensilmente» (Bologna) e «a dare del loro proprio
per distribuire ai poveri» (Firenze).
In queste aggregazioni dominano dottori, mercanti,
notai, cittadini “onorati”, con un senso di identificazione cor-
porativa fra membri del ceto dominante, diversamente fortu-
nati. Stretto è anche il legame con la direzione morale e spi-
rituale domenicana, per cui lo stesso Antonino Pierozzi
aveva proposto il fondatore del suo ordine quale primario
protettore dei decaduti, sulla base della lettura di un episodio
minore della di lui agiografia, per cui alcuni nobili, spinti
dalla povertà, avevano affidato le loro figlie agli eretici per-
ché le allevassero, ma san Domenico, saputolo, provvide
altrimenti al loro sostentamento. Tuttavia, le istituzioni ricor-
date erano, soprattutto, addette all’aiuto dei poveri vergo-
gnosi e all’amministrazione e assistenza negli ospedali degli
incurabili. Il secondo elemento non c’è nella primitiva san-
paolina, mentre i poveri, destinatari delle elemosine, non
sono fin da subito specificati nella loro condizione di decaduti
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