dall’Opera del deposito, dall’Ufficio pio e dalla Casa del soccorso
al Monte di pietà per l’acquisto della nuova sede. Furono anche
registrati gli utili su cambi derivati dall’impiego di denaro in valu-
ta diversa dalla lira di Piemonte, come nel caso dell’acquisto di
palazzo Nicolis, il cui contratto prevedeva doppie di Spagna a 16
lire caduna mentre la Compagnia riuscì a reperirle ad un cambio
minore. Una indicazione degli stretti rapporti esistenti fra la città di
Torino e la Compagnia si ricava dalla donazione di 5000 lire per «la
nuova fabrica»; nel 1704 e 1705 risultano versate 1250 lire. Una
serie di prestiti, per la realizzazione della nuova sede, venne effet-
tuata da entità esterne alla Compagnia, sia persone fisiche che enti.
Nel bilancio sono anche contabilizzati gli incassi per gli affitti;
risultano però delle discordanze sui nomi degli inquilini, rispetto a
quanto segnalato nel censimento del 1705, come Antonio Gobella
«
obergista» che pagava un affitto nel 1704 e Bordoni e Bernero che
lo pagano nel 1705: questi nomi non compaiono nel censimento.
Le spese straordinarie dovute alla guerra di Successione
Spagnola crearono uno stato di crisi, che proseguì per anni, di cui
si ha traccia in un ordinato del 3 dicembre 1706
91
.
Ancora il 3
gennaio 1712 un ordinato
92
stabiliva che
Essendosi riconosciuto non avere il Monte rediti sufficienti per supplire
agli obblighi ed agl’interessi de debiti contratti per la nuova fabbrica d’esso
rilevanti a Lire 67950 si ordina ritenersi annualmente comminciando dall’an-
no corrente Lire 1500 del mezzo per cento dei Monti della Fede che annual-
mente paga all’Ufficio Pio.
10.
I
L CENSIMENTO DEL
1705
Nel 1701 allo scoppiò della guerra di Successione Spagnola,
il ducato di Savoia si schierò a fianco della Francia. La situazione
91
ASSP,
UP
,
Ordinati e verbali
,
vol. 243, 1699-1717, c. 114
v
.
92
Ibid.
,
CSP
,
Repertorio degli ordinati
,
vol. 27,
s.v.
«
Monte di pietà», c. 398
[
p. 478m], t. 14, f. 46.
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