82
nel 1697 della prima piazza privata al Soccorso, fu infatti seguito nel 1703 da
Carlo Bartolomeo Robbio e nel 1721 dalla marchesa di Cavour, che ordinò
nel suo testamento la fondazione di 5 piazze. Ma da metà secolo si verificò
un’esplosione di piazze private. Il via fu dato dal teologo Bartolomeo Perini,
che fondò una piazza nel 1751; seguirono un anno dopo, la piazza creata dal-
la damigella Teresa Eleonora Manzini, e le due piazze istituite da Giuseppe
Gianinetti
87
.
Tommaso Andrea Crosa, nel suo testamento del 1751, nominò la
Compagnia di San Paolo erede universale, con l’obbligo di convertire tutti i
proventi dell’eredità nella fondazione di nuove piazze all’interno dell’opera
88
.
L’eredità Crosa portò nel 1753 alla creazione di ben 18 piazze, ridotte poi a
15
nel 1779, compresa quella fondata da Ludovico Solaro di Monasterolo il
cui fondo fu inglobato a quello Crosa
89
.
Nel 1757 fu un’altra damigella, Maria
Francesca Gabuti, a fondare tre piazze, nel 1781 fu la volta della piazza costi-
tuita dal priore Giovanni Matteo Ozeglia, l’anno successivo delle due piazze
di Domenico Borbonese
90
,
nel 1784 di quella istituita da Bernocco. Tre anni
dopo, col lascito Arpino Foassa, ne furono fondate dieci
91
.
In circa 30 anni,
dalla metà del secolo, ci fu dunque un incremento di 36 piazze.
I benefattori descrissero con minuziosa attenzione le caratteristiche
delle loro piazze e i requisiti che dovevano presentare le prescelte. Mentre i
fondatori delle prime ebbero maggiormente le regole dell’opera come pun-
to di riferimento, quelli delle successive, pur senza discostarsi molto da esse,
introdussero delle diversità. Discuteremo della tendenza, che emerge nella
seconda metà del Settecento, ad abbassare l’età dai 14 ai 12 anni; ma anche
l’età massima di ammissione e di permanenza rappresentano degli elementi
di distacco dalle regole seicentesche. Queste, infatti, stabilivano che le giovani
non potevano essere ammesse oltre i 18 anni, né potevano restare oltre tale
età
92
.
Tuttavia le disposizioni dei benefattori creano una situazione molto più
variegata, come la tabella mette in evidenza.
lasciò al Soccorso lire 3000 derivanti dal negozio del padre Giovanni Graglia (ASSP, I,
CSP
,
Repertori degli ordinati
, 27,
s.v.
«
Soccorso», ordinato del 29 aprile 1742).
87
ASSP, I, 167, Libro indicante i posti ... 1788.
88
ASSP, I,
CSP
,
Lasciti
, 91,
fasc. 81/5.
89
ASSP, I,
CSP
,
Repertori degli ordinati
, 27,
s.v.
«
Soccorso», ordinato del 30 maggio 1779,
cc. 34-42; 167, Libro indicante i posti ... 1788, c. 76.
90
ASSP, I,
CSP
,
Repertori degli ordinati
, 27,
s.v.
«
Soccorso», ordinato dell’8 dicembre 1782;
Socc.
,
Ordinati
, 251,
ordinato del 10 novembre 1782.
91
ASSP, I, 167, Libro indicante i posti ... 1788.
92
Tesauro, 1658, p. 55.