O
PERA OTTAVA DELLA
C
OMPAGNIA DI
S
AN
P
AOLO
.
D
IREZION DI NEGOZII TEMPORALI IN SERVIGIO DI
D
IO
E DEL PROSSIMO
.
Apprese la Compagnia dal suo santo apostolo non sola-
mente a far opere spirituali, ma anco a spiritualizzare le tem-
porali. Arte veramente più maravigliosa di quella che da’ chi-
mici si chiama arte paolina, con cui traggono spiriti preziosi e
virtuosi sublimati da vili e materiali sostanze. Fu questo mira-
coloso secreto primieramente insegnato da san Paolo a’ con-
fratelli di Corinto con quel ricordo: – O voi mangiate o voi
beiate o qualunque altra cosa voi vi facciate, fatela a gloria di
Dio
369
–.
Ch’è quanto dire: – Tutti’ negozii mondani divengono
divini, tutte l’opre corporali e terrene si cambiano in spirituali
e celesti, tutte son meritevoli di gloria eterna quando sono indi-
rizzate alla gloria di Dio –. Praticò dunque dal primo giorno
quest’arte grande la Compagnia di San Paolo. Però che, non
istrignendo a guisa di simplice confraternità il suo instituto ad
un certo e limitato genere di particolar devozione, il dilatò ad
ogni genere di operazioni eziamdio temporali, quando riferire
e ordinar si possano alla gloria divina, ultimo scopo de’ lor pen-
sieri. Nel che maravigliosamente concordò l’instituto della
Compagnia di San Paolo con quello della Compagnia di Santo
Ignazio; il qual, professando tutto ciò che serve al servigio
divino, alzò per sua divisa questo motto copiato da san Paolo: –
Ad maiorem Dei gloriam –
.
Talché parerono o tutte due Com-
pagnie di Santo Ignazio o tutte due di San Paolo.
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1
Corinth., 10. Sive manducatis, sive bibitis, sive aliud quid facitis,
omnia in gloriam Dei facite.
V
ULG
.,
Cor.
,
I, 10, 31.
7.
arte paolina
:
la magia, così chiamata probabilmente in riferimento alla miraco-
losa guarigione dell’apostolo dal morso di una vipera. Cfr.
Act.,
28, 3-6.
16
.
Però
: «
Porò» nel testo.