anzi tanto maggiore fu la virtù d’altri molti confratelli rimasi al
mondo, quanto più maravigliosa è la chiara e perseverante luce
della face diventilata ed esposta al soffio de’ venti che della
immobile e rinchiusa tra quattro mura. Laonde sì come in
quelle primizie di spirito della novella Compagnia que’ fratelli
che commettevano azioni scandalose o tralasciavano gli eserci-
zii dell’oratorio
85
,
quasi parti degeneranti si discacciavano dal
nido della Compagnia e gli lor nomi si rimanevano veramente
scritti nel registro, ma stigmatizzati alla margine con vergo-
gnosa censura, il che nelle republiche regolate fu giudicato
86
principalissimo instromento del buon governo; così nell’istesso
registro
87
si vede encomiata la perseveranza, il fervore, la san-
tità e il felice fine di molti confratelli, de’ quali a’ suoi luoghi
verrà occasione di ragionare. Questa fu dunque la prima opera
della Compagnia: stabilir la fede e religione catolica, il culto
divino e’ buoni costumi; or ne passaremo ad un’altra che al
medesimo fine apportò indicibile e inopinato aiutamento.
137
290
295
300
85
Nel libro del ricevimento de’ fratelli.
Cfr. ch. 51.
86
Liv., lib. 4.
L
IVIO
,
IV, 8.
87
Nell’istesso libro de’ fratelli.
Cfr. ch. 51.