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costruendo dodici casette nel borgo San
Paolo per ospitare le famiglie più disagiate.
Quando fu costituito nel 1907 l’Istituto
Case Popolari, le Opere Pie di San Paolo
versarono un’ingente somma a fondo per-
duto per la creazione del capitale iniziale.
Un ruolo attivo, non solo finanziario,
ebbe il San Paolo nella soluzione della
cosiddetta “questione ospedaliera” torine-
se, legata alla carenza di ricettività delle
strutture in rapporto all’aumento della
popolazione e alla frequenza e gravità delle
epidemie. Già nel 1879, a seguito di una
grave crisi, la gestione temporanea
dell’Ospedale Maggiore fu affidata al
Ragioniere Capo dell’Istituto, che a fine
mandato suggerì importanti innovazioni.
Costanti furono i sussidi erogati, in partico-
lare per nuove strutture, come il Centro dia-
gnostico per lo studio e la cura del cancro
nel 1923 fino alla partecipazione al consor-
zio per la costruzione della nuova sede
dell’Ospedale Maggiore alle Molinette, ulti-
mata nel 1935.
L’Istituto di credito di diritto pubblico
dal 1932 al 1945
Alla fine degli anni Venti la crisi economi-
ca internazionale causò il crollo di alcuni
gruppi industriali piemontesi e delle banche
che li finanziavano. Per il San Paolo questo
è il momento della grande espansione: nel
1931,
forte della propria consolidata effi-
cienza amministrativa, fu in grado di rileva-
re i depositi della Banca Agricola Italiana, di
proprietà di Riccardo Gualino, in Piemonte
e Liguria e parte della provincia di Pavia.
Così l’Istituto di San Paolo, che ancora nel
1928
contava soltanto tre agenzie in Torino
e tre filiali fuori città, si trovò ad avere dieci
agenzie in città e 110 filiali diffuse prevalen-
temente nelle regioni nord-occidentali.
Nel 1932 il Governo ne riconosceva la rile-
vanza nell’economia del Paese e le finalità di
pubblico interesse conferendogli lo statuto di
Istituto di credito di diritto pubblico
.
La
nuova denominazione
Istituto di San Paolo
di Torino. Credito e Beneficenza
rifletteva il
persistere della duplice vocazione dell’ente.
Parallelamente all’espansione territoriale
con l’apertura, dopo la sede di Genova, di
quella di Roma nel ‘36 e di Milano nel ‘37,
fu ampliata la rete delle attività e dei servi-
zi. L’Istituto fu autorizzato ad emettere
propri assegni circolari (1932); a funziona-
re da agenzia della Banca d’Italia per il
commercio delle divise estere (1935), a
esercire il credito agrario d’esercizio
(1936),
ad assumere, primo in Italia, la
18.
Lo statuto del 1932.
L A S TOR I A P L UR I S E COL A R E
DELLA COMPAGNIA DI SAN PAOLO