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materialmente in grado di attendere all’amministrazione
non pure delle sue Opere di beneficenza state affidate ad
altre mani, ma né anco di quelle di mera religione di cui il
decreto reale le lascia ancora l’amministrazione. Inoltre non
potrebbe essa rivendicare dalla detta nuova Direzione le
carte, ed i fondi relativi a tali Opere senza ammettere impli-
citamente la separazione prescritta farsi delle medesime da
quelle di Beneficenza a quale separazione riconobbe di non
poter aderire senza compromettere i diritti della Compagnia
non meno che gli interessi delle Opere stesse.
Quindi io avrò l’onore di proporre alla congregazione
che si sopraseda per intanto ad ogni atto e amministrazione
delle Opere suddette, salvo alla congregazione a riunirsi nei
giorni festivi nell’Oratorio di cui conserva l’uso, sia per
attendervi in comune ai consueti atti di religione e di carità,
sia per deliberare dopo le sacre funzioni intorno ai provvedi-
menti che saranno per richiedere gli interessi della Compa-
gnia stessa.
Accennerò per ultimo che essendosi reso dimissionario
il precedente custode dell’Oratorio d’accordo col signor vice
Rettore a cui più specialmente riguarda un tale servizio
abbiamo destinato per disimpegnarlo provvisionalmente il
nominato Chiusano Giovanni Battista ed abbiamo date le
occorrenti disposizioni perché il servizio dell’Oratorio si
continui come per lo addietro.
Conchiuderò la presente relazione pregando tutti li
signori confratelli a volere convenire con frequenza nell’O-
ratorio nei giorni di domenica
d
affinché ove nasca qualche
emergente su cui occorra di esplorare le determinazioni
della Compagnia sia questa rappresentata da un numero suf-
ficiente di confratelli componenti la congregazione.
d
Scritto in interlinea su
festa
cancellato con tratto di penna.