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rappresentanze che avessi giudicato convenienti nell’interes-
se della Compagnia.
Vi è noto come nonostante il ricorso da me tosto inol-
trato a tal fine al Consiglio dei Ministri sia emanato il decre-
to reale delli 11 gennaio che autorizzò i membri eletti dal
Municipio per la nuova Direzione ad assumere essi soli l’am-
ministrazione delle Opere di beneficenza della Compagnia
di S. Paolo, e come sieno li medesimi stati installati in tale
amministrazione dal signor regio Commissario il giorno 3
successivo previe le proteste e riserve da me fatte a nome
della Compagnia di cui negli appositi verbali del giorno stes-
so che già vi furono comunicati.
In tale frangente persuaso che il migliore appoggio per
la Compagnia era la pubblica opinione onde evitare che i
fatti pervenissero travisati a conoscenza del pubblico mi
affrettai a far pubblicare tutti li documenti ad essi relativi
corredati da analoga relazione sull’avvenuto nel giornale
dell’Armonia che li fece di pubblica ragione per mezzo di un
supplimento uscito alla luce il 20 gennaio stesso.
Un esemplare di questo supplemento fu distribuito a
ciascun membro del Parlamento mentre gli altri in parte già
furono distribuiti ad alcuni confratelli ed in parte rimangono
a distribuirsi per non essere a mia disposizione gli uscieri
della Compagnia né altra persona da mandare alle loro case,
motivo per cui prego quelli che ancora non l’hanno ricevuto
di mandare essi stessi a ritirarlo dal custode dell’Oratorio
presso cui sono depositati gli esemplari loro destinati.
Per quanto poi concerne ai provvedimenti da invocarsi
a diffesa delle ragioni della Compagnia due sono
a
le vie lega-
li per farlo, quella cioè dei tribunali, e quella d’una petizione
al Parlamento. Questa, secondo il parere di buon numero de’
confratelli con cui mi sono consigliato parve preferibile sia
a
Scritto in interlinea su
erano
cancellato con tratto di penna.