Compagnia nel settore caritativo, non incontrerà gli esiti
sperati. Il ricavato delle sottoscrizioni finirà per essere desti-
nato all’esclusivo finanziamento delle opere indispensabili
dell’Oratorio
22
.
Per contro, la nuova gestione delle Opere Pie di San
Paolo, superate le prime fasi di assestamento e le più gene-
rali congiunture negative del biennio 1853-1854, assisteva ad
un forte sviluppo dell’attività creditizia dell’ente, finendo
per «porre le basi solide e definitive di una moderna istitu-
zione bancaria»
23
.
170
22
Cfr. ordinato del 1857 (senza indicazione di giorno e mese) nella
documentazione citata nella nota 11.
23
A
BRATE
, 1963,
p. 166. Cfr. anche P
AUTASSI
, 1961,
pp. 277 sgg.; L
EVI
,
2000.
Per i successivi rapporti tra l’antica Compagnia e il nuovo Istitu-
to di San Paolo, cfr. M
ERLO
, 1952,
pp. 17-18. Va ricordato, peraltro,
come scrive ancora Merlo nel centenario della spogliazione, «che l’at-
tuale Istituto S. Paolo ha tenuto fede alle tradizioni benefiche della
Compagnia e, grazie alla sua attività bancaria, ha sempre destinato
fondi cospicui per l’Ufficio Pio e per altre opere di pubblica beneficen-
za» (
ibid.
,
p. 16).